Open Human Solutions è una società di consulenza che si occupa dello sviluppo delle Risorse Umane, con l’obiettivo prioritario di migliorare le abilità socio-comportamentali di capi di azienda, manager e di figure professionali di rilievo all’interno dell’impresa. Le tipologie di intervento messe a punto sono di carattere formativo, auto-formativo consulenziale e di counseling, allo scopo principale di una collocazione ottimale e di una maggiore auto-motivazione delle persone in azienda.
È dimostrato che ognuno di noi ha capacità e potenzialità, più o meno latenti, per alzarsi in piedi e comunicare con sicurezza e fiducia di fronte ad un uditorio.
Come possiamo esprimere il nostro potenziale comunicativo?
- con l’assoluta convinzione che vogliamo diventare eccellenti speaker e che abbiamo tutte le capacità per farlo
- pensando in termini positivi sul risultato che vogliamo ottenere. Immaginiamo di vivere il nostro successo come oratori nella nostra professione e vita privata
- prendendo coscienza che l’abilità di comunicazione non è qualcosa di mistico, evanescente, ma risponde a regole ben precise che devono essere conosciute e praticate
- esercitandosi, esercitandosi, esercitandosi
- cogliendo ogni occasione della vita per fare pratica diretta e indiretta (osservazione di altri speaker.
Gli elementi che approfondiremo in questo corso sono i seguenti:
- introduzione alla comunicazione in pubblico: le regole generali
- gli assiomi della comunicazione
- autovalutazione delle capacità di public speaking
- cosa da fare, cose da NON fare durante la comunicazione in pubblico
- comunicazione verbale e non verbale: gli aspetti da tenere in considerazione che valgono più della comunicazione verbale
- la prossemica: come gestire lo spazio
- la gestione delle obiezioni e la gestione dell’aula (sia essa grande o piccola)
- supporti alla presentazione: come gestire i supporti, utilizzando in modo corretto ed efficace le immagini
- come iniziare e come finire: quali sono i passi per una presentazione coerente
- come scrivere un discorso convincente per prepararsi allo speech
- gestione dell’ansia e della paura
- confronto e autovalutazione attraverso la videoripresa
I conflitti sono inevitabili ma fonte di grande dispersione di energia. Questi continuano a lavorare in noi (e sugli altri) anche se noi stiamo facendo altro. E il cortisolo (l’ormone della collera) aumenta, diventa venefico e ci boicotta. Ma forse delle soluzioni esistono. La prima è quella di saper gestire il conflitto e trasformarlo in confronto.
Come possiamo trasformare il conflitto in confronto? Quali strategie per la sopravvivenza quotidiana?
- concentrandoci sulla nostra sfera di influenza: cosa posso fare io (e non cosa dovrebbero fare gli altri)?
- riformulando nuove vie di approccio al problema
- imparando ad ascoltare davvero e fino in fondo
- mettendosi in gioco e capendo i nostri meccanismi di difesa (e quindi quelli degli altri)
- utilizzando alcune aree dell’intelligenza emotiva, come la gestione di sé, la consapevolezza di sé, l’autoefficacia
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- il mio modo di gestire il conflitto
- il significato di assertività e come applicarlo nel day-by-day
- autovalutazione sulle mie modalità di gestione del conflitto e sulla mia assertività – gli acceleratori di collera: una via per uscire dal conflitto automatico
- l’ascolto degli altri: gli strumenti per ascoltare e aumentare l’influenza positiva sugli altri (ci si fida di chi ascolta)
- autovalutazione sulle proprie modalità di ascolto
- la gestione della collera
- la flessibilità relazionale come strumento per gestire in modo efficace la diversità
“Per una prestazione superiore in tutte le posizioni la competenza emotiva è importante il doppio rispetto ad abilità cognitive. Per il successo ai massimi livelli e in posizioni più alte, la competenza emotiva costituisce pressochè tutto il margine di vantaggio”. Questo è ciò che dice Daniel Goleman in uno dei suoi testi fondamentali (Intelligenza Emotiva). In questo corso scopriremo perché la competenza emotiva è così importante in azienda.
Come poter scoprire l’importanza di questi elementi?
- conoscendo le basi dell’intelligenza emotiva e il rapporto con l’attività lavorativa
- riflettendo su come le emozioni influenzano le nostre prestazioni (e quelle degli altri)
- guardando ai modelli di Intelligenza Emotiva e capendo chi sono, cosa fanno e quali attività hanno svolto per essere efficaci
- guardando da vicino l’empatia e cogliendo gli aspetti centrali all’interno della dimensione lavorativa
- sviluppando l’intelligenza intrapersonale e l’intelligenza interpersonale
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- il modello delle Competenze della Leadership di Daniel Goleman: Conoscenza di sé, Gestione di sé, Conoscenza degli altri, Gestione delle Relazioni Interpersonali
- i cardini dell’empatia: comprendere gli altri, valorizzare gli altri, fare leva sulla diversità, consapevolezza politica. Quattro aspetti fondamentali della vita lavorativa
- la competenza emotiva e le emozioni primarie al lavoro
- utilizzo delle emozioni per una migliore gestione della giornata lavorativa
- allenamento sul potenziamento delle 4 aree dell’Intelligenza Emotiva nella quotidianità
- creazione di un piano di sviluppo personale
La società sta cambiando e anche le esigenze delle aziende si stanno evolvendo. Le continue innovazioni tecnologiche esigono nuove competenze, nuove metodologie di lavoro, nuovi strumenti operativi ma, soprattutto, nuove attitudini per affrontare la quotidianità.
Come sviluppare il proprio digital mindset?
- Scaricando delle app nuove e comprenderne il funzionamento sul personal device
- Chiedendo o insegnando qualche funzione di qualsivoglia programma informatico a colleghi, capi o collaboratori
- Approfondendo il funzionamento dei programmi informatici
- Fare attenzione ai meccanismi sottostanti le funzionalità dei social network
- Usare una comunicazione digitale consapevole
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- L’analisi dei big trends tecnologici
- I livelli delle competenze digitali
- Gli studi di Carol Dweck su growth mindset e fixed mindset
- La digital agility e le sue dimensioni
- I principali attributi di un mindset digital oriented
- La misurazione della propria propensione al digitale
Conoscere solo il proprio prodotto o il proprio servizio non basta più. È fondamentale sviluppare una disciplina, seguire una solida strategia di vendita e conoscere l’altro (e la sua organizzazione) in modo approfondito. Inoltre, è fondamentale possedere due arti: quella del networking e la consapevolezza politico sociale. Perché a volte influenza di più un assistente che un direttore commerciale.
Come sviluppare queste due arti?
- mettendo il cliente (o chi per lui) al centro
- creando una relazione basata sulla fiducia
- aumentando e coltivando il proprio networking
- conoscendo i principi dello story-telling
- sapendo quando ascoltare e quando comunicare
- avendo delle basi di empatia
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- le fasi cruciali della vendita
- le competenze personali da mettere in campo
- le competenze negoziali da utilizzare nella vendita. Dalla creatività alla flessibilità
- le competenze emotive. Dal mantenersi calmi, all’apparire sicuri. Dall’empatia all’entusiasmo
- gli aspetti della comunicazione a cui prestare attenzione
- gli aspetti dell’ascolto che influenzano l’altro
- ciò che non viene mai fatto prima: la preparazione
- come alimentare e perché è importante il networking: cosa fanno quelli bravi
Oggi il tempo è una risorsa preziosa, una vera e propria voce di bilancio. Imparare a gestire il proprio tempo significa poter ragionare in un modo nuovo, superando le proprie convinzioni limitanti e avendo a cuore lo strumento della pianificazione come la bussola fondamentale da seguire per ottenere risultati migliori e vivere con un più forte senso di auto-efficacia.
Come possiamo mettere in pratica una migliore gestione del tempo?
- iniziando a considerare la pianificazione come strumento fondamentale quotidiano
- pensando a quali sono le mie tendenze che spesso mi bloccano su temi non importanti
- prendendo coscienza delle attività realmente importanti e realmente urgenti (in luogo di quelle che non lo sono)
- considerando i propri ladri di tempo e sapendo come gestirli
- sapendo discernere tra obiettivi e azioni e avendo un maggiore senso di “direzione”
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- la pianificazione settimanale e la differenza con i metodi standard di pianificazione
- la matrice urgenza/importanza
- la definizione e gestione degli obiettivi
- autovalutazione sulle proprie capacità di gestione dell’urgenza
- permessi e spinte personali/sociali
- la gestione della delega
- i ladri di tempo: come gestirli ed eliminarli
Negoziare significa comunicare con uno o più interlocutori al fine di raggiungere un obiettivo, avendo alcuni interessi in comune ed altri in contrasto. In ogni momento si negozia. Si negozia con il capo, con il collega, con i collaboratori, e per questo motivo è necessario avere una solida competenza che ci sostenga. Per non parlare di quando abbiamo bisogno di negoziare con fornitori e clienti…
In che modo possiamo utilizzare le competenze di questo corso?
- autovalutandosi e capendo in cosa si è forti e in che cosa migliorare dal punto di vista della negoziazione
- conoscendo chi è e cosa fa il bravo negoziatore
- sapendo cosa vuol dire avere una strategia all’interno di una negoziazione
- conoscendo l’aspetto centrale della negoziazione: la preparazione
- sapendo cosa fare durante la negoziazione
- conoscendo gli errori da non fare durante la negoziazione
- dominando gli aspetti dell’intelligenza emotiva: perché è importante mantenersi calmi, gestire se stessi, governare emozioni negative
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- capire l’altro: chi ho di fronte, i suoi paradigmi…dove vuole arrivare?
- negoziare per principi: cosa vuol dire negoziare win-win
- le fasi della negoziazione
- la negoziazione e il rapporto con la gestione dei conflitti
- il significato della negoziazione esplorativa: l’arte del fare domande e l’arte del saper “ingrandire” la torta
In questo corso si esamineranno le principali metodologie e tecniche del Project Management e si acquisirà consapevolezza sul ruolo fondamentale delle capacità relazionali per l’efficace funzionamento degli strumenti di gestione dei progetti e per il raggiungimento dei loro obiettivi.
In che modo possiamo utilizzare le competenze di questo corso?
- Conoscendo l’importanza e il significato degli stakeholder e del contesto del progetto
- Utilizzando e avendo padronanza delle Tecnicalità e della conoscenza delle relazioni nel progetto
- Avendo a cuore i temi di Efficacia ed Efficienza nel perseguimento degli obiettivi
- Percependo e gestendo in modo ragionevole i rischi
- Avendo dominio delle competenze specialistiche e dei comportamenti
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- Analisi delle esigenze del cliente
- Definizione degli obiettivi
- Tecniche di pianificazione
- Metodologie di controllo
- Reti e strumenti di comunicazione
- Conflitti e negoziazioni
- Valutazione dei risultati e reportistica finale
La gestione dei collaboratori è un processo che deve unire in modo efficace le due tensioni per chi coordina risorse. L’attenzione agli obiettivi e l’attenzione alla relazione. Come gestire questa tensione? Come mantenere alta la tensione verso questi due fondamentali fattori? Durante il corso cercheremo di supportare i partecipanti condividendo principi e strumenti per motivare e supportare i collaboratori al raggiungimento degli obiettivi comuni.
In che modo possiamo utilizzare le competenze di questo corso?
- Definendo correttamente gli obiettivi insieme ai collaboratori: le variabili organizzative e personali
- Ascoltando i collaboratori in modo attivo
- Gestendo i conflitti in modo efficace quando questi si presentano
- Motivando i collaboratori al perseguimento dei risultati
- Preparando la nostra cassetta degli attrezzi: quali sono gli strumenti da applicare
- Avendo a cuore la gestione della relazione: impariamo il modello situazionale
- Avendo cura della gestione del colloquio di feedback
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- I principi della comunicazione tra capi e collaboratori
- Come essere assertivi
- La gestione del feedback. Feedback negativi, positivi, neutri
- Strumenti per la diagnosi del collaboratore
- Le basi dell’ascolto degli altri e della gestione dei conflitti
- La creazione e la gestione dei gruppi di collaboratori
- I principi della motivazione per una migliore performance dei collaboratori: quale leva per quale collaboratore
Il principio della flessibilità relazionale
Proattività significa soprattutto sviluppare una nuova forma mentis. Quella struttura mentale che ti fa capire che tra stimolo esterno e risposta c’è ampia possibilità di scegliere il tipo di risposta che vogliamo dare. Proattività significa porsi costantemente questo interrogativo: cosa dipende da me? Che cosa posso fare io? Quali sono le mie iniziative e le mie risorse per superare gli ostacoli (naturali e quotidiani) che la mia quotidianità lavorativa mi porta ad affrontare?
In che modo possiamo utilizzare le competenze di questo corso?
- Riflettendo sulla nostra responsabilità e sulla nostra abilità di risposta rispetto alle situazioni che mi accadono
- Comprendendo che posso diventare un propositore o venditore di soluzioni, anziché rimanere fermo alla lamentela
- Sviluppando dei piani di azione e pianificando le mie attività a fronte di una incertezza dovuta al contesto extra e intra-organizzativo
- Dando l’esempio e non facendosi condizionare dall’ambiente
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- La differenza tra sfera di influenza e sfera di coinvolgimento
- Responsabilità significa in primis “responsabilità di risposta”
- Cosa dipende da me? Competenza, risultati, intenzione, integrità
- Sapersi dare degli obiettivi e saperli monitorare
- Concentrarsi sui comportamenti quotidiani (e non sugli obiettivi a largo spettro)
- Utilizzare la creatività per generare soluzioni e giocare d’anticipo
- I principi del pensiero sistemico
Affrontare problemi in modo efficace vuol dire innanzitutto disporre di un metodo, di una serie di strumenti che consentano a tutte le persone di approcciare i problemi in modo efficace. In questo corso si approfondiranno le principali metodologie per risolvere i problemi e si utilizzeranno le tecniche di creatività per aumentare la capacità di affrontare il problema in modo corretto.
In che modo possiamo utilizzare le competenze di questo corso?
- Divenendo consapevoli delle strategie personali con cui si affrontano i problemi
- Divenendo consapevoli di come gli aspetti emotivi incidono sulla percezione e riformulazione del problema
- Scegliendo di utilizzare tra diversi approcci e metodi per affrontare e risolvere un problema
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- Che cosa è un problema. Analisi delle caratteristiche e definizioni tecniche
- Laboratorio in sottogruppi per l’esercizio e l’approccio ad alcuni problemi (simulazione di un problema)
- Gli ostacoli principali alla soluzione di un problema
- Cosa vuol dire affrontare un problema: gestire l’ansia, avere flessibilità, avere metodo
- La metodologia: le fasi, gli strumenti e gli approcci
- Swot analysis
- Tecniche di Decision Making
L’utilizzo della creatività e del pensiero laterale
L’auto-efficacia (o self-efficacy) è un concetto che va al di là della mera autostima o fiducia in se stessi. Autoefficacia vuole dire soprattutto “che tipo di immagine interna” ho, come posso diventare consapevole di questa immagine, come questa impatta sui risultati di ogni giorno e sulle mie attività e come posso migliorarla.
In che modo possiamo utilizzare le competenze di questo corso?
- Conoscendo la propria immagine interna e il livello di auto-efficacia personale
- Conoscendo e attuando le possibili strategie per aumentare e ripetere l’autoefficacia
- Generalizzando le attività che generano risultati positivi e creando contaminazione positiva tra talenti, punti di forza e aree di miglioramento
- Imparando dagli altri le strategie positive, attraverso delle logiche di modellamento
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- L’approccio di Bandura: il significato di autoefficacia
- Analisi delle fonti di auto-efficacia: esperienze personali, esperienze degli altri, feedback, emozioni e condizioni fisiologiche
- Differenze e modelli: persone con auto-efficacia; persone con bassa auto-efficacia
- Come lavora l’autoefficacia: meccanismi diretti e indiretti
- Le tre dimensioni di auto-efficacia: generalizzazione, potere, livello
- L’importanza del feedback ai fini dell’auto-efficacia.
- La teoria del Self-goal setting
Prima di tutto per ricevere fiducia è necessario darla. Non è solo un detto, ma è un paradigma fondamentale all’interno delle organizzazioni. La fiducia è come un balsamo, una sorta di olio che fa scorrere molto più velocemente i gangli di una organizzazione. I costi della mancanza di fiducia sono troppo alti e rischiano di ingessare una intera azienda (per non parlare della propria efficacia personale).Per questo è importante che tutti diventino consapevoli che “conviene” dare e ricevere fiducia. All’interno delle giornate sulla fiducia cercheremo di approfondire, facendo vivere sulla pelle dei partecipanti, quanto è importante dare fiducia per poterla generare.
In che modo possiamo utilizzare le competenze di questo corso?
- Cogliendo i cardini della fiducia all’interno dell’organizzazione
- Iniziando a costruirsi un “identikit” di persona che genera fiducia
- Sperimentando sulla propria pelle cosa vuol dire mancanza di fiducia
- Comprendendo il valore – soprattutto per il proprio business e la propria efficacia – del dare fiducia agli stakeholder
- Connettendo la fiducia a una maggiore velocità della delivery e dell’execution
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- Esercizi fisici di fiducia: esperienze di fiducia
- Giochi di ruolo: sperimentare la presenza (o assenza) di fiducia
- Autovalutazione sul mio grado di “credibilità”
- Approfondimento dei 4 cardini della credibilità: Intento, Intenzione, Competenze, Risultati
- I comportamenti che generano fiducia
- Smart Trust: cosa significa fiducia intelligente
C’è stress e stress. Lo stress può essere molto negativo, molto nocivo ma anche positivo. Saper riconoscere che tipo di stress abbiamo è la prima mossa per la gestione dello stress. La seconda è la gestione dello stress in modo “ecologico”. Perché quando non se ne può fare a meno, diventa fondamentale saper mettere in atto metodi e principi per non far venire meno motivazione e attenzione al risultato.
In che modo possiamo utilizzare le competenze di questo corso?
- Diventando consapevoli del nostro livello di stress
- Diventando consapevoli di quali sono i fattori che per noi sono stressanti
- Diventando consapevoli che lo stress si può gestire
- Utilizzando tecniche e principi di gestione dello stress
Gli elementi che approfondiremo durante il corso sono i seguenti:
- La competenza emotiva: saper nominare ciò che viviamo
- Autovalutazione del nostro stress: quanto e se siamo stressati. Gli elementi dello stress e da cosa capisco che sono in una situazione di stress
- La differenza tra stress, eustress e distress
- La mappa non è il territorio. Come la percezione influisce sulla nostra percezione degli eventi esterni
- Gestione di sé stessi: tecniche e principi semplici di mindfulness per aumentare il focus e la concentrazione in momenti difficili
- Esercizi di empowerment personale. Gestire lo stress concentrandosi sui nostri punti di forza e sui nostri talenti personali