Le magiche cure del Dr. Buonumore

Il buonumore è uno stato di leggerezza che ci consente di affrontare la quotidianità con animo lieve.

Il buonumore colora la nostra vita a tinte tenui e contrasta le tinte fosche.

Il buonumore apre la porta ad una possibile allegria: è un sottofondo di positività che genera ottimismo e buona predisposizione verso gli altri.

Il buonumore è una musichetta di cui non ricordiamo il titolo, che affiora alla nostra mente inducendoci a fischiettarla spensierati.

Il buonumore non vuole strafare: non è nemmeno un lontano parente della felicità; è un cugino di secondo grado della gioia, che assomiglia all’allegria.

Ci sono due tipi di buonumore: il buonumore spontaneo e il buonumore consapevole. Il primo è quello che ci coglie naturalmente quando ci accade qualcosa di particolarmente piacevole. Il secondo tipo, il buonumore consapevole, è un buonumore che dà sensazioni del tutto identiche a quelle di tipo spontaneo, ma che viene indotto deliberatamente attraverso una serie di pratiche.

Open Human Solutions organizza corsi aziendale e percorsi individuali sul Buonumore. Richiedi informazioni scrivendo a contatti@openhs.it

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Star bene nel mondo

Star Bene Nel Mondo è percorso di crescita personale e lavorativa omeopatico che si svolge in gruppo e ha un significativo effetto collaterale di team building. I partecipanti devono avere una forte motivazione a mettersi in gioco all’interno del gruppo. Il metodo didattico si fonda sulla maieutica e prevede una continua interattività.

Con Star Bene Nel Mondo si impara a:

  • Lavorare insieme
  • Apprezzare la diversità
  • Gestire i conflitti
  • Ascoltare sé stessi e gli altri
  • Comunicare con gentilezza
  • Costruire una rete di relazioni
  • Far leva sul gruppo
  • Apprezzare quello che c’è
  • Affrontare le proprie insicurezze
  • Coltivare il buonumore

Un viaggio in 12 tappe – tra complessità, scoperte e risvegli – per trovare il proprio posto nel mondo del lavoro (e non).  Ogni tappa tratta uno specifico tema:

  1. Livingstone, I presume: Che viaggio sarà? Come lavoreremo?
  2. QI vs QE: Sviluppare l’intelligenza emotiva e avere una marcia in più
  3. L’intelligenza emotiva che ti cambia: Allenare la competenza emotiva
  4. Autoritratto: “Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro, si sveglia.”
  5. D’accordo: Sviluppare il capitale umano, costruire networking
  6. Comunicazione gentile: Porsi verso gli altri in modo assertivo
  7. Ascolto adulto: La via più efficace per una buona relazione
  8. Che ci faccio qui: Essere nel flusso, valorizzare i talenti, comprendere la missione
  9. Il valore del presente: Impermanenza e presente, cosa posso lasciare? Piano di azione
  10. Cassetta degli attrezzi: Allenamento alla visualizzazione per uscire dalla comfort zone
  11. Il dr. Buonumore: “La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore.”
  12. Bussola: Trasformare le prescrizioni in abitudini
Coaching

L’approccio al coaching di Open HS trae spunto dalla teoria impostata oltre cinquanta anni fa da Carl Rogers, con integrazioni ottenute tramite l’approfondimento della visione psicosintetica, della scuola di terapia breve e dalla tecnica del dialogo strategico della scuola di Milton Erickson e di Paul Watzlawick, con la PNL e infine con l’esperienza maturata direttamente sul campo.

Caratteristiche

Un’ottimale comprensione delle problematiche del cliente da parte del coach.
Un miglior legame del cliente con il coachee.
Una progressiva focalizzazione del cliente sui temi e sulle modalità del cambiamento.
Una piena attivazione alla persona, rispetto a colloqui condotti prevalentemente con altre modalità.

Modalità di erogazione

L’intervento inizia, di solito, con una prima fase conoscitiva che punta a creare un rapporto di fiducia tra cliente e coach e serve a quest’ultimo per farsi un’idea la più precisa possibile delle dinamiche mentali, emotive e di azione del cliente, oltre che delle leve da utilizzare nella fase del cambiamento.
Nel corso del primo colloquio, si verifica il grado di sintonia tra coachee e coach, si fissano gli obiettivi di massima, la durata e la periodicità degli incontri che, di solito, sono una decina, di un paio di ore ciascuno.
Nel corso degli incontri successivi, si scende sempre più in dettaglio verso modalità appartenenti in maggior misura all’area del coaching: in sostanza, il consulente indirizza, rafforza, verifica e sostiene il cambiamento del cliente verso gli obiettivi prefissati.